Leggi e fonti normative nella tesi: ecco come inserirle

Devi indicare leggi e fonti normative nella tesi ma non sai da dove cominciare?

Scrivere la tesi è uno dei momenti più importanti nella vita di uno studente universitario: è proprio in questa fase che si ha modo di approfondire una serie di argomenti e accrescere le competenze prima di accedere all’universo professionale.

La tesi segue uno schema di contenuto ben preciso: in ogni elaborato finale, infatti, ci sono una serie di elementi da inserire, come le leggi e le fonti normative che menzioni. Queste possono essere presenti in qualunque tipologia di tesi e in qualunque facoltà, in particolare in quelle economico-giuridiche.

In questa guida ti spiegheremo come si inseriscono le leggi e le fonti normative all’interno della tesi. Iniziamo subito.

Come citare norme e atti giuridici nella tesi

Se sei un laureando in giurisprudenza, ma anche in altre discipline, avrai sicuramente bisogno di sapere come riportare leggi e atti normativi all’interno della tua tesi di laurea.

Sei nel posto giusto: continua nella lettura e scopri nei prossimi paragrafi come scrivere perfettamente le norme nella tesi.

Cos’è una citazione nella tesi?

La prima domanda a cui vogliamo rispondere in questa guida riguarda proprio la definizione di citazione, fondamentale per conoscere a fondo le funzioni di questo approfondimento.

Le note e le citazioni in una tesi di laurea costituiscono un elemento necessario in un lavoro scientifico. Data la loro importanza, dovrai fare particolare attenzione al loro inserimento all’interno del testo, che presenta una serie di requisiti da rispettare.

Le citazioni servono per spiegare al lettore alcuni dettagli su quello che sta leggendo, dettagli necessari ma che occuperebbero troppo spazio nel testo, distogliendo l’attenzione dal discorso principale. Nel caso delle fonti normative, queste hanno il compito di indicare il riferimento preciso all’interno del testo.

In generale, ecco le funzioni della citazione:

  • Dare al lettore la possibilità di approfondire
  • Per rispetto dell’altrui proprietà intellettuale
  • Per sostenere le proprie argomentazioni
  • Per documentare l’ampiezza del proprio lavoro e aumentare la credibilità

Scrivere le note con le fonti normative

Se devi inserire nelle tue note una fonte normativa, ti consigliamo di indicare sempre:

  • Nome o abbreviazione del tipo di atto
  • Data (giorno, mese, anno)
  • virgola
  • Numero (preceduto da n.)
  • Epigrafe (cioè titolo dell’atto, tra “virgolette” oppure in corsivo)

Gli elementi della citazione delle sentenze in giurisprudenza contemplano:

  • Autorità giudicante
  • Città
  • Giorno, mese e anno della decisione
  • Numero della decisione (se previsto)
  • Titolo del periodico dove la decisione è stata pubblicata
  • Anno di pubblicazione nel periodico
  • Pagine di riferimento

Dove citare le leggi e le fonti normative?

Le leggi e le fonti normative possono essere citate a fine capitolo, nelle note a piè di pagina o nella bibliografia. Si tratta, essenzialmente, di una scelta stilistica: il tuo relatore saprà senza dubbio indirizzarti verso la soluzione migliore.

Ad ogni modo, per la pubblicazione in bibliografia si può procedere in più modi:

  • Elenco in ordine cronologico inverso, dalla più recente alla meno recente; a parità di data, si menziona per prima la pronuncia dell’ordine giudicante più elevato e, se non fosse sufficiente, si agisce seguendo l’ordine alfabetico
  • Elenco delle decisioni raggruppate per organo giudicante

Esempi

Riportiamo di seguito alcuni esempi della citazione di una legge:

Prima nota nel capitolo:

legge 5 febbraio 1992, n. 104, legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili

Nota successiva:

  • L. 104/1992
  • Legge 104/1992
  • Legge n. 104 del 1992

Elenco delle abbreviazioni

Di seguito ti indichiamo l’elenco delle abbreviazioni maggiormente utilizzate in giurisprudenza:

  • Decreto legge = D.L.
  • Decreto legislativo = D. lgs.
  • Costituzione della Repubblica = Cost.
  • Legge = L.
  • Legge costituzionale = L. costituzionale
  • Decreto ministeriale = D.M.
  • Legge regionale = L.R.
  • Decreto del presidente della repubblica = D.P.R.
  • Decreto legislativo = D.Lgs.
  • Regio decreto = R.D.
  • Decreto legislativo presidenziale = D.L.P.
  • Regio decreto legge = R.D.L.
  • Regio decreto legislativo = R.D.Lgs.
  • Decreto legislativo luogotenenziale= D.L.L.
  • Deliberazione della giunta regionale = D.G.R.
  • Regolamento = Reg.
  • Decreto ministeriale = D.M.
  • Decreto presidenziale = D.P.

Proseguire gli studi dopo la laurea: i Master Unicusano

Al termine del percorso di laurea, potresti avere bisogno di specializzarti e accrescere le tue competenze con un Master.

L’offerta formativa dell’Università Niccolò Cusano rappresenta la soluzione ideale per te: il nostro catalogo Master, costantemente aggiornato, offre una serie di proposte per ampliare le tue skills e diventare un vero professionista.

La formazione viene è erogata in modalità e-learning o in modalità blended, a seconda del Master scelto.

L’offerta formativa dei nostri Master è costantemente aggiornata e precede decine di percorsi. Ecco le aree formative coinvolte:

  • Area Economico Giuridica
  • Area Formazione e Mondo Scuola
  • Area Psicologica
  • Area Forze Armate
  • Area Politologica
  • Area Medico Sanitaria
  • Area Ingegneristica

Le opportunità Unicusano

Una delle più grandi opportunità offerte dal nostro Ateneo è quella di usufruire della metodologia telematica. Grazie a questo approccio, potrai seguire le lezioni direttamente online connettendoti ad una piattaforma di e-learning attiva 24 ore su 24.

Tutto ciò di cui avrai bisogno è un device e una connessione Internet: potrai seguire le lezioni ovunque, ogni giorno, senza vincoli di orario. Questo ti permette di:

  • Conciliare studio e lavoro: se sei un lavoratore che non vuole rinunciare al suo percorso di studi, l’università online è l’ideale. Questo perché, grazie alla flessibilità che offre la piattaforma, potrai organizzare al meglio i tempi e decidere tu quanto tempo dedicare allo studio e quanto al lavoro
  • Rivedere le lezioni: le lezioni dei docenti possono essere anche riviste, così che tu possa facilmente comprendere anche i concetti che, al primo ascolto, ti sono sembrati più ostici
  • Gestire al meglio il tuo tempo: decidi tu quando frequentare le lezioni
  • Abbattere gli spostamenti: potrai seguire le lezioni direttamente dalla tua città, risparmiando tempo e denaro

Per iscriverti, compila il form e sarai ricontattato.


CHIEDI INFORMAZIONI

icona link