Come lavorare senza esperienza: ecco come valorizzare il tuo CV
Come lavorare senza esperienza? Come posso trovare un lavoro quando ormai si richiede sempre almeno un minimo di pregressa esperienza?
Queste domande sono davvero molto frequenti in qualche giovane neolaureato che si approccia per la prima volta al mondo del lavoro. A volte può sembrare davvero difficile risultare interessanti all’ipotetico datore di lavoro, quando non si hanno grandi esperienze professionali dalla propria parte.
C’è però un aspetto fondamentale, che spesso di tende a tralasciare: il curriculum non è fatto solo per ospitare esperienze lavorative, ma anche per presentarsi, raccontare la propria persona, l’educazione ricevuta, le competenze.
Ecco che dovrai sapere come “venderti”, in un certo senso. Dovrai cercare di apparire al datore di lavoro come un buon investimento. Non pensare che l’inesperienza pregiudicherà tutta la tua vita lavorativa: ovunque, ogni persona ha iniziato senza lavoro.
In questa guida vogliamo darti qualche consiglio per mettere in risalto le tue capacità e a sembrare la persona che ogni azienda cerca, anche se non hai esperienze specifiche. Valorizzando alcuni aspetti del tuo CV e allegando una buona lettera motivazionale, potrai comunque fare la differenza e risultare subito più interessante.
Cominciamo!
Come lavorare se sei senza esperienza: consigli utili per mettere il risalto il tuo profilo
Vuoi iniziare a lavorare e stai cercando un modo per sembrare interessante tramite il tuo curriculum vitae?
Ti stai chiedendo come iniziare a lavorare, anche se non hai esperienze nel tuo background? In questa guida ti illustreremo come metterti in risalto con alcune piccole accortezze. Ecco quali sono.
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Concentrati sulle tue skills
Se non hai esperienze lavorative, la cosa migliore da fare è concentrarti sulle skills che padroneggi. Mettere in risalto le tue conoscenze è una carta da giocare, poiché sarà il tuo lasciapassare per un colloquio.
Prova a fare un giro tra gli annunci di lavoro: noterai che tra i requisiti richiesti, oltre alle competenze tecniche (ovvero quelle proprie richieste per svolgere la mansione) ci sono anche delle soft skills.
Facciamo qualche esempio:
- buoni dote comunicative
- capacità di lavorare in team
- capacità di leadership
- proattività
- capacità di organizzazione del tempo
- saper lavorare per obiettivi
- saper lavorare sotto stress
- autonomia, flessibilità
Queste sono solo alcune delle soft skills normalmente richieste.
Nel tuo CV dovrai menzionare quelle che senti che ti appartengono di più, basandoti anche sulle tue esperienze di vita quotidiana. Le soft skills infatti non riguardano propriamente ad una professione in particolare, ma possono riguardare tanti ambiti.
Piccolo consiglio: non elencare tutte le soft skills, ma argomentale. Un elenco puntato è noioso da vedere e chissà quanti ne avranno già visti. Piuttosto spiega come hai appreso e maturato quelle skills. Ad esempio, se hai imparato a gestire efficacemente un gruppo perché hai avuto esperienze di volontariato e di coordinamento delle risorse, menzionalo nel curriculum.
Personalizza il CV a seconda del posto di lavoro per cui ti stai candidando
Come ti abbiamo detto prima, devi fare attenzione agli annunci di lavoro e all’azienda dalla quale provengono. Questo perché inviare massivamente un CV “standard” non mostrerà all’azienda quello che tu puoi fare nello specifico per dare un valore aggiunto.
Se fai una ricerca preliminare sull’azienda e raccogli informazioni sulla cultura aziendale, sarà più facile per te inserire le skills che vengono richieste e tenere un atteggiamento quanto più in linea con le loro aspettative (ovviamente non barare, non servirebbe e ti metterebbe nella posizione di maggior ansia successivamente!)
Non esagerare con la lunghezza: conta la sostanza
Scrivere un curriculum troppo lungo solo per compensare il fatto che non hai esperienza, non funziona. Il datore di lavoro non si concentra sulla lunghezza, ma sulla sostanza.
Il tuo obiettivo è metterti in luce, mostrare cosa sai fare. Non servono troppe parole per fare questo.
Esponi tutte le informazioni necessarie in modo chiaro, semplice e sintetico. In questo modo non annoierai il recruiter ed eviterai palesemente un allungamento forzato. Molti esperti sostengono che il curriculum vitae ideale debba essere lungo una sola pagina.
Inoltre, cerca di tenerlo ordinato:
- dati personali in alto
- le competenze
- l’educazione
- qualsiasi esperienza non lavorativa che può essere rilevante
- premi, riconoscimenti, borse di studio in basso
Per esperienze non lavorative si intendono stage, tirocini, laboratori, corsi con attestati, esperienze di volontariato, alternanze scuola-lavoro.
Tutte queste esperienze infatti ti avranno permesso di entrare a contatto con realtà del mondo del lavoro o comunque sono state un’opportunità per maturare le tue conoscenze e competenze.
Se conosci lingue straniere, enfatizzale nel CV, poiché sono molto ricercate nel mondo del lavoro.
Menziona eventuali corsi, certificazioni e attestati ottenuti per dare ancora più rilevanza.
Ecco tutti gli accorgimenti da seguire per valorizzare il tuo CV: non ci resta che augurarti buona fortuna per il tuo prossimo lavoro.