Come diventare operatore socio assistenziale: studi e possibilità

Molte persone, dalle più giovani alle più adulte, scelgono di lavorare nell’ambito dell’assistenza. Sapere come diventare operatore socio assistenziale può aiutarti se anche tu stai pensando di intraprendere questa professione.

Questo lavoro permette di lavorare a stretto contatto con persone che hanno problemi di autonomia nella vita di tutti i giorni. L’OSA quindi interviene secondo le sue competenze per aiutare queste nelle mansioni prestabilite a priori.

In questa guida ti illustreremo questa figura professionale nel dettaglio, spiegandoti anche il percorso formativo da seguire per ricoprire tale ruolo.

Come si diventa OSA: ecco tutto ciò che devi sapere su questa professione

Vuoi sapere come diventare operatore socio assistenziale? In questa breve ma esaustiva guida ti illustreremo nel dettaglio tutto ciò che devi sapere su questa figura professionale. In questo modo, potrai scoprire se fa effettivamente al caso tuo o meno.

Vediamo quindi le mansioni, ciò che deve saper fare e il percorso formativo da seguire.

Chi è e che cosa fa l’operatore socio assistenziale? Le mansioni

L’operatore socio assistenziale, abbreviato anche con l’acronimo OSA, come abbiamo detto prima, si occupa di aiutare le persone in difficoltà nella vita di tutti i giorni, a seconda di cosa hanno bisogno.

L’OSA opera all’interno di un piano assistenziale personalizzato che viene redatto da personale socio-sanitario competente e comprende l’aiuto di una serie di figure professionali (a seconda sempre delle esigenze della persona in carico).

La figura di cui stiamo parlando, ha il compito diretto di fornire un’assistenza adeguata per favorire lo sviluppo, oppure mantenere o ripristinare determinate capacità delle persone di cui si prende cura. Il tutto con lo scopo di garantire il benessere della persona.

L’assistenza si può svolgere in ambienti domestici, quindi a casa dell’utente, oppure in contesti di degenza o di residenza protetta. L’OSA può quindi occuparsi:

  • della cura della casa e degli alimenti (lavare la biancheria, dare la spesa ecc)
  • dell’igiene e della cura della persona (somministrare i pasti, accompagnare l’assistito, lavarlo ecc.)

Inoltre, favorisce l’integrazione della persona all’interno della comunità, promuovendo l’autonomia e la socializzazione. In questo modo, si prende anche cura del benessere psicologico della persona, e non solo fisico.

Oltre a queste mansioni, mantiene i contatti con la famiglia e le altre figure. Si tratta quindi di un tramite, che conosce a pieno la vita, i bisogni, i problemi e i desideri della persona, e li esprime qualora l’assistito non sia in grado.

Sarà l’OSA a ritenere opportuno un intervento piuttosto che un altro e quindi a richiedere di rivedere il piano di intervento assistenziale personalizzato.

Cosa deve saper fare? Skills e competenze

Quali sono le skills di un operatore socio assistenziale? Come prima cosa, deve ovviamente essere a conoscenza di tutte le competenze riguardo la cura della persona. Queste competenze si acquisiscono il con il percorso formativo che vedremo in seguito.

Le soft skills per lavorare in quest’ambito:

  • ottime capacità comunicative, per parlare con gli utenti in maniera adeguata e supportarli, ma anche gestire i rapporti con colleghi la famiglia dell’assistito;
  • avere empatia: per qualsiasi professione assistenziale questa qualità è essenziale per entrare in connessione con le persone e poterle aiutare veramente, stabilendo un rapporto autentico;
  • capacità di organizzazione e gestione del tempo, per riuscire ad assolvere tutte le mansioni nelle tempistiche e organizzare al meglio il programma assistenziale;
  • capacità di problem solving: per trovare soluzione ai problemi della vita quotidiana;
  • capacità di percepire i propri limiti e prendersi cura della propria mente: sembrerà scontato, ma avere a che fare con famiglie e persone in situazioni di disagio può essere molto debilitante a livello psicologico. Per non arrivare a situazioni di burn out, è giusto riconoscere i propri limiti e affermarli, saper aiutare ma anche cercare aiuto se se ne sente il bisogno.

Il percorso di studi

Arriviamo ora a parlare del percorso di studi per rispondere alla tua domanda su come diventare operatore socio assistenziale.

Prima di tutto, occorre necessariamente un diploma di scuola superiore. Sarebbe meglio un diploma in discipline umanistiche.

Ci sono poi dei corsi di laurea che propongono un piano di studi per apprendere l’assistenza in tutti i suoi ambiti. Questi corsi mirano all’insegnamento dell’assistenza psico-sociale e garantire ai pazienti in carico il totale supporto.

Le discipline studiate sono:

  • psicologia
  • pedagogia
  • igiene e cultura medico sanitaria
  • puericultura
  • economia domestica
  • tecnica organizzativa

Seguono ovviamente tirocini per fornire le giuste competenze pratiche.

Laurearsi in discipline umanistiche, assistenziali e/o sanitarie, possono rappresentare un notevole vantaggio, poiché permettono di avere già in partenza un cultura di base volta alla comprensione e alla cura della persona.

Essere in possesso di una laurea inoltre, permette di coordinare le attività del programma o gestire una casa di gruppo, mansioni che le persone con un diploma di scuola superiore, in genere non ricoprono.

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Credits Immagine: DepositPhotos / motortion


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