Elementi costitutivi dello Stato: ecco quali sono e quello che devi sapere

Se sei uno studente della facoltà di giurisprudenza o vorresti diventarlo, ti sarai sicuramente chiesto quali sono gli elementi costitutivi dello Stato e quali sono le cose che devi sapere su questo tema.

Sei nel posto giusto: in questa guida ti spiegheremo che cos’è lo Stato, da quali elementi si compone e quali sono gli aspetti che lo differenziano dal concetto di Nazione.

Per Stato intendiamo un’entità politica sovrana, costituita da un territorio e da una popolazione che lo occupa, da un ordinamento giuridico formato da istituzioni e leggi.

Gli elementi dello Stato sono tre: popolo, territorio e governo. Ma vediamo ora che cosa intendiamo nello specifico con questi tre concetti.

Che cos’è lo Stato e da cosa è composto

Iniziamo ora il nostro viaggio alla scoperta degli elementi che compongono lo Stato e delle varie connotazioni che questo concetto ha avuto nel corso della storia.

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Definizione di Stato

Come abbiamo accennato, lo Stato rappresenta un’entità politica sovrana, costituita da un territorio e da una popolazione che lo occupa, da un ordinamento giuridico formato da istituzioni e leggi.

Questo è composto da:

  • Il territorio, cioè un’area geografica ben definita, su cui si diffonde la sovranità;
  • I cittadini, su cui si esercita la sovranità;
  • Un ordinamento politico e un ordinamento giuridico, che sono l’insieme delle norme giuridiche che regolano la vita dei cittadini all’interno del territorio.

Territorio

Per territorio si intende quello spazio in cui lo Stato esercita la sua sovranità. All’interno del territorio sono inclusi:

  • Terraferma: gran parte del territorio è costituito dalla terra emersa, delimitata da confini naturali o geografici;
  • Mare territoriale: si tratta della porzione di mare adiacente alla costa. Ciascuno Stato delimita in modo arbitrario l’ampiezza del proprio mare territoriale. Nel caso dell’Italia, il valore di riferimento è 12 miglia dalla linea della costa;
  • Spazio aereo;
  • Sottosuolo;
  • Territorio mobile: costituito da navi da guerra e aerei militari, ovunque si trovino.

Popolo

Il popolo è costituito da tutti coloro che hanno la cittadinanza dello Stato (italiana, in questo caso). La differenza tra popolo e popolazione è molto semplice: il primo include solo coloro che hanno la cittadinanza, mentre il secondo include tutti coloro che si trovano sul territorio statale in un determinato momento.

Le persone con una cittadinanza diversa da quella dello Stato sono dette straniere, mentre le persone senza cittadinanza sono definite apolidi.

L’acquisizione della cittadinanza italiana comporta una serie di diritti e di doveri nei confronti dello Stato; questi sono, ad esempio:

  • II godimento dei diritti civili e politici;
  • La protezione diplomatica del proprio paese
  • Non può essere espulso dal proprio stato;
  • Non è ammessa l’estradizione del cittadino

La cittadinanza comporta anche dei doveri che sono fondamentalmente quelli della fedeltà e obbedienza. Nella fattispecie, la cittadinanza è disciplinata dalla legge 5 febbraio 1992, n. 91 – Nuove norme sulla cittadinanza, che dispone che si possa diventare cittadini italiani:

  • Per nascita, in quanto la cittadinanza italiana del padre o della madre determina la cittadinanza italiana del figlio per diritto di nascita. Diventa cittadino italiano per “diritto di luogo” solamente chi nasce da genitori ignoti o apolidi;
  • Per adozione: diventa cittadino italiano lo straniero adottato da un cittadino italiano;
  • Per matrimonio: lo straniero o apolide che sposa un italiano acquista la cittadinanza dopo 6 mesi di residenza sul territorio nazionale o dopo 3 anni di matrimonio;
  • Per naturalizzazione: possono essere naturalizzati stranieri o apolidi che risiedono in Italia da almeno 10 anni o che hanno “reso eminenti servizi all’Italia”.

Sovranità

Per sovranità si intende il potere che ha lo Stato di darsi un’organizzazione politica autonoma. La sovranità si esercita manifestando i tre poteri statali:

  • Potere legislativo, ossia il potere di fare le leggi, in capo al Parlamento;
  • Potere esecutivo, cioè il potere di applicare le leggi, affidate al Governo;
  • Potere giudiziario, ossia il potere di punire chi non rispetta le leggi, affidato alla Magistratura.

Differenza tra Stato e Nazione

Ora che abbiamo visto quali sono gli elementi costitutivi dello Stato, parliamo di un’altra importante distinzione, quella tra il concetto di Stato e quello di Nazione.

Come abbiamo detto, lo Stato consta di un popolo che vive stabilmente su un territorio delimitato da confini ed è governato da un proprio apparato sovrano.

il concetto di Nazione fa riferimento indica un popolo che, superando le antiche divisioni etniche, ha saputo trovare una propria unità sviluppando, nel tempo un patrimonio culturale comune.

In un certo senso, possiamo dire che il concetto di nazione coincide con quello di popolo, che include l’insieme dei soggetti che hanno la stessa cittadinanza ossia che vive entro gli stessi confini territoriali. La Nazione, dunque, è un’entità etnico-culturale.

Origini

Dal punto di vista storico, il concetto di Stato ha iniziato a prendere piede nel Vecchio Continente tra il XIII ed il XIV secolo, soprattutto grazie ad alcuni accadimenti come la guerra dei cent’anni, anche se un primo esempio già possiamo trovarlo in Asia con la nascita dei primi imperi cinesi.

Nello specifico, lo Stato moderno si afferma in Europa tra il XV e il XIX secolo. La sua formazione avviene per via di un progressivo accentramento del potere e della territorialità dell’obbligazione politica. Proprio in quei tempi scompaiono le frammentazioni del sistema feudale in favore di un potere centrale o omogeneo in un determinato territorio, e anche la Chiesa si subordina allo Stato.

Dal punto di vista concettuale, esistono diverse visioni dello Stato:

  1. Stato-comunità, costituito dal popolo, stanziato su un territorio definito, che è organizzato attorno a un potere centrale (comunemente chiamato “Stato-nazione”);
  2. Stato-apparato (o Stato-organizzazione), ossiaquel potere centrale sovrano, stabile nel tempo e impersonale (poiché esiste indipendentemente dalle singole persone che lo fanno funzionare), organizzato in possibili differenti modi, che detiene il monopolio della forza e impone il rispetto di determinate norme nell’ambito di un territorio ben definito;
  3. Stato sovrano, dove lo Stato è superiore a ogni altro soggetto entro i suoi confini. Per essere tale, la sovranità deve manifestarsi come “indipendenza” nei rapporti reciproci; per tale ragione, allora, lo Stato è indipendente e sovrano; sovrano al suo interno, indipendente nei confronti degli altri stati.

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